Posted by : peppegenchi martedì 28 gennaio 2014

Un invito a chi legge a riflettere sul valore della pausa. Momento di ricerca interiore che connette la ragione e l'anima e ,poi, prende corpo nella parola. Un respiro profondo fra due note. La capacità di dominare l'impulso emotivo rendendo ogni gesto più nobile e compiuto. Per chiarire ciò che intendo , di seguito, riporterò alcuni brani tratti da un mio racconto : " il falò dei ricordi ".

- Ci sedevamo sempre su due grosse pietre bianche e levigate che avevamo battezzatoAdolfo e suo cugino. Era una sorta di vendetta che riscattava , in parte, la nostra sofferenza. Poggiare il culo su quei sassi ci divertiva molto. Ci ridevamo, anche se era un riso amaro come i morsi alle cannucce d'erba ancora fresca. Petroni sbuffava, facendo finta di fumare una sigaretta inesistente. Era un uomo ferito e deluso. Non un codardo. Se fosse stato possibile dar fuoco al pioppo con la forza della sua passione, in un battito di ciglia, del grande albero, sarebbe rimasta solo la cenere. Quanto gli sarebbe piaciuto afferrare le braccia a quei " fantocci " e ,seguendo il filo che li regge, giungere a chi li manovra, per strapparlo. Ridare a quelle braccia, incapaci di reggersi da sole, l'orgoglio della libertà. " Tieni ", mi disse porgendomi un minuscolo libretto, come quegli opuscoli che danno a teatro per poter seguire l'opera, " leggi a pagina otto ". " Con le giuste pause, perchè, a volte, le pause sono più importanti delle parole ". Aprii a pagina otto, impostai la voce ed iniziai a leggere. " Guarda un animale, uno qualsiasi. Un gatto, un cane, un puma o una giraffa, vedrai che tutti sono al loro giusto posto. Nessuno è imbarazzato. Tutti si comportano naturalmente. Non vogliono adularti ne impressionarti. Niente commedia. Sono come i sassi ed i fiori e le stelle nel cielo. " Le ultime parole le pronunciammo insieme. Petroni aveva ripetuto con me ogni passo, sottovoce. " Guardali bene ", mi disse, " questi altri animali sono soltanto dei burattini senza un anima che recitano in una ignobile commedia. La loro bandiera sarà ancora sul pennone, quando, per opportunità, l'avranno, più volte, rinnegata." Un tiepido giorno di primavera, seduto sul " cugino ", Petroni si passò il fazzoletto sulle labbra, respirò, avidamente, una lunga boccata d'aria e mentre lentamente la restituiva mi disse : " il buio nasconde ogni cosa, rende tutto incomprensibile eccetto l'aria che respiriamo ." Poi, come una rondine che torna al suo nido, reclinò il capo e se ne andò. Mi piace immaginare che nel posto dove è andato, tutti siano al loro giusto posto, pause comprese. -

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